LA NOSTRA IDEA DI FUTURO PER LE CALDAIE A LEGNA-PELLET E I SISTEMI COMBINATI IBRIDI CON FOTOVOLTAICO
 
 
La combinazione caldaia a biomassa (legna-pellet) con l'impianto fotovoltaico può risultare una soluzione particolarmente efficiente soprattutto per le installazioni in zone più fredde.
E' noto che l'impianto fotovoltaico più efficiente è quello "sottodimensionato" che ovviamente risulta essere anche quello che utilizza tutta l'energia elettrica prodotta e non venda quasi mai alla rete energia in esubero.
Ovviamente questo risultato si ottiene soltanto se si esclude il riscaldamento invernale che, richiedendo molta energia nel periodo in cui l'apporto solare risulta minimo, costringe a dimensionare l'impianto a potenze elevate che però nel periodo estivo (quando l'apporto solare è massimo) risultano fortemente sottoutilizzate, costringendo l'utenza a cedere energia alla rete nazionale con ricavi molto modesti.
L'elevata potenza di questi impianti che contemplano anche il riscaldamento invernale, per le zone fredde, e il basso utilizzo estivo comportano un investimento elevato in termini finanziari e un tempo di ritorno dell'investimento fotovoltaico più lungo.
Ecco allore che una fonte rinnovabile alternativa che va a coprire il periodo invernale per il fabbisogno di riscaldamento si combina perfettamente all'impianto fotovoltaico e ne stabilizza l'utilizzo energetico evitando picchi di fabbisogno e rendendo i consumi dell'utenza molto simili alla produzione dell'impianto fotovoltaico.
Inoltre, altro aspetto non trascurabile, quando nel periodo estivo serve il sanitario, con l'energia prodotta dal fotovoltaico si evita di utilizzare la caldaia a biomassa che in virtù delle sue inevitabili inerzie sarebbe poco efficiente.
Perché la nostra azienda presta molta attenzione al sistema ibrido e all'efficienza stagionale di sistema?
Perché sul pannello fotovoltaico c'è ben poco da dire; la sua produzione di energia dipende dal sole e la potenza del modulo è uno standard del mercato livellato tra tutti i produttori. Un pannello ha una potenza di circa 400-415 Watt.
L'importante è l'impiego razionale che viene fatto dell'energia prodotta e la capacità di utilizzarla tutta dimensionando e gestendo in modo corretto l'impianto.
 

L'EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEI PRODOTTI ARCA 

 

Arca è di gran lunga il costruttore leader Europeo del mercato nel settore delle caldaie a biomassa quanto a gamma offerta. Con 174 modelli di caldaie a legna, a pellet, a mais , a granulari poveri e policombustibili, con innumerevoli abbinamenti, è in grado di soddisfare qualunque esigenza espressa dal cliente.

Da 30 anni è il primo innovatore di tecnologia nel settore.

 

Nel 1993 viene prodotta la prima caldaia aspirata a gassificazione di legna (ASPIRO) in Italia con un anticipo di oltre 5 anni sugli altri costruttori.

 

Nel 1995 viene immessa nel mercato la prima caldaia a gassificazione modulante.

 

Nel 1999 la prima caldaia con corpo in acciaio inox anticorrosione.

 

Nel 2001 inizia la produzione di caldaie a combustibili granulari (mais, nocciolino, pellet ecc.). (GRANOLA AUTOMATICA)

 

Nel 2002 viene depositato il brevetto per il bruciatore a combustibili biomasse granulari (pellet, ecc.) interamente automatico per la caldaia aspirata.

 

Nel 2009 nasce la LPA (LPA DUOMATIC); la prima caldaia Legna-Pellet con passaggio automatico da legna a pellet fino a 120 kW di potenza.

 

Nel 2013 Arca è il primo costruttore di caldaie a proporre al mercato una caldaia combinata automatica funzionante a tronchetti di legna-pellet-gasolio (TRIOMATIC) e una caldaia automatica gasolio-pellet (GRANOLA LT).

 

Nel 2015 Arca amplia la gamma dei generatori di aria calda a biomassa aggiungendo alla produzione dei generatori a pellet (GENP) i generatori a legna (GENL) e i generatori combinati automatici legna/pellet (GENLPA). La nuova gamma va da una potenzialità di 30 kW (monofase) a 250 kW.

 

Nel 2016 nasce la prima caldaia granulare a gassificazione in grado di utilizzare combustibili poveri in accoppiata al pellet (POLIMATIC).

 

Nel 2019 in ottemperanza al decreto 7 novembre 2017 si progettano, e nel 2020 si immettono nel mercato, 2 modelli di caldaia a pellet a 4 stelle (GRANOLA 21 CTCA e GRANOLA 31 CTCA), una caldaia combinata legno-pellet da 31 Kw (LPA 31 CTCAe 3 caldaie a legna sempre 4 stelle di efficienza da 25, 35 e 50 kw, modelli (ASPIRO 25 CTCA), (ASPIRO 35 CTCA) e (ASPIRO 50 CTCA). Tutti questi modelli di caldaie sono certificati CONTO TERMICO e possono accedere agli incentivi economici previsti dal GSE

 

Nel 2020/2021 viene realizzato il primo BARBECUE a gassificazione di pellet. Il lock down dovuto alla pandemia ha contribuito a sviluppare un sistema innovativo di cottura

 

Nel 2022 sono proposte le nuove linee delle stufe aria e idro a pellet certificate 4 stelle

 

Nel 2023 si certifica la prima caldaia a pellet 5 stelle. Il risultato non è tanto rilevante dal lato dei valori di rendimento e di emissioni raggiunti quanto dal fatto che la caldaia si presta ad essere utilizzata dall'utenza con pochissime prescrizioni. Ovviamente è un prodotto più delicato rispetto alla 4 stelle ma può essere utilizzato normalmente in ambito residenziale, senza costi di manutenzioni aggiuntivi e senza accorgimenti tecnici che riducono l'affidabilità. Non è presente sonda lambda, può modulare e non soffre di fenomeni di condensa nei transitori.

 

La sempre maggiore sensibilità verso uno sviluppo energetico sostenibile con limitazione dell'impatto ambientale, incoraggia l'investimento verso forme di produzione dell'energia termica da fonti rinnovabili.

 

La strategia di Arca in questa direzione, si compone di due interventi distinti:

 

1) Proporre al mercato una gamma completa di prodotti nel segmento biomasse: caldaie a tronchetti di legna con la tecnologia della gassificazione, caldaie combinate legna/pellet (modello LPA), legna/pellet/gasolio (modello TRIOMATIC), gasolio/pellet (modello GRANOLA LT), caldaie a pellet con accumulo incorporato (modello GRANOLA BVS), caldaie a pellet e a mais, stufe ad acqua e ad aria funzionanti a pellet (STUFE);

 

2) Sviluppare impiantistiche combinate che prevedono la produzione di energia con fonti classiche e con fonti rinnovabili con queste ultime in precedenza e con le prime in funzione ausiliaria. Ad esempio caldaia a pellet in funzionamento prioritario e caldaia a condensazione a gas come ausiliaria abbinate con pannelli solari e impianto a pavimento (con fornitura totale dei singoli elementi e con garanzia di un servizio post vendita unico).

 

IN AMBITO TECNOLOGICO 

 

La disinformazione tecnica molto diffusa nel mercato impone alcune importanti spiegazioni tecniche.

Vi è la convinzione che le caldaie a biomassa non debbano essere modulanti ma sempre accompagnate da voluminosi accumuli inerziali, ignorando il fatto che gli accumuli comportano significative perdite di calore e inevitabili aumenti dei consumi.

Vi è anche la strana quanto infondata convinzione che una caldaia a tubi fumo rappresenti una soluzione di scambiatore tecnologicamente evoluta. Noi siamo di parere opposto e cioè che una caldaia a biomassa a tubi di fumo costituisce la peggior soluzione tecnica possibile a causa della formazione di catrame e di condensa sulle pareti. L'ulteriore conseguenza è che per correggere questo grave difetto che si evidenzia nei transitori di funzionamento (accensioni e spegnimenti) si cercano accorgimenti tecnici che possano limitare il fenomeno.

Quindi accumuli molto voluminosi in grado di immagazzinare tutta l'energia del carico di legna (per evitare spegnimenti e successive riaccensioni) e sonda lambda la cui finalità è quella di impedire eccesso d'aria nella combustione con conseguenti riduzioni delle temperature fumi la cui conseguenza è ancora il deposito di incombusti sullo scambiatore.

Le nostre caldaie hanno i seguenti plus tecnici:

1) sono a focolare secco, quindi possono modulare la potenza senza rischi di deposito di catrame

2) sono abbinate a un bruciatore a pellet dotato di regolazione d'aria primaria e secondaria, quindi

3) non necessitano di sonda lambda,

4) non soffrono nei transitori, perchè lo scambiatore è a secco e hanno un controllo dei fumi in temperatura (come le caldaie a gas) che è più che sufficiente , quindi

5) non necessitano di puffer voluminosi, le cui dispersioni abbattono il rendimento di sistema,

6) hanno un volume di focolare molto ampio in grado di ospitare le ceneri di una settimana quindi,

7) non necessitano di coclee di estrazione delle ceneri, infine,

8) non hanno nemmeno bisogno del sistema di pulizia automatico dei tubi per la semplice ragione che non avendo tubi non si sporcano.

UNA RISPOSTA DEFINITIVA AI PROBLEMI DI CORROSIONE: LA CALDAIA A GASSIFICAZIONE DI LEGNA IN ACCIAIO INOX 

 

La lunga esperienza accumulata nel settore ha suggerito di utilizzare materiali nobili anche per le caldaie a biomassa. L’introduzione dell’acciaio Inox ha consentito di prevenire fenomeni di corrosione da combustione di biomasse legnose come evidenziato nel video seguente

 

Catalogo

  • Fotovoltaico
  • Caldaie a gas murali
  • Sistemi Ibridi
  • Caldaie a legna / pellet
  • Stufe a pellet
  • Generatori di aria calda
  • Caldaie in acciaio
  • Climatizzazione-Pompe di Calore
  • Pannelli solari
  • Impianto a pavimento radiante
  • Bollitori e serbatoi d'accumulo
  • Kit idraulici
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